Greci, chiesa parrocchiale S. Bartolomeo, mascherone, part.
GRECI-KATUNDI
IN FESTA PER IL NUOVO PARROCO
La comunità arbreshe di Greci è in festa per l’ingresso del nuovo parroco D. Salvatore Olivieri che il giorno 30 agsot 2008, alle ore 18,30 viene presentato da Mons. Giovanni D’Alise vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia. Nella solenne liturgia eucaristica sarà letta la bolla vescovile di nomina dal cancelliere vescovile Mons. Alberto Lucarelli, è prevista una numerosa partecipazione di sacerdoti della diocesi, in unione e condivisione col vescovo.
D. Salvatore è il 19 parroco della Chiesa-abbaziale di S. Bartolomeo Apostolo di Greci , un sacerdote dalle ottime qualità, egli è impegnato nella pastorale e ha svolto le funzioni di vice-parroco nella parrocchia di Bonito, apprezzato e stimato per la sua saggezza e capacità di accoglienza.
La comunità civile e religiosa di Greci è grata ai sacerdoti che si sono avvicendati, in particolare ricorda con stima D. Luciano Valente, il parroco che ha lasciato la parrocchia per motivi di salute, ai sacerdoti che hanno servito la chiesa in quest’ultimo periodo di tempo, in particolare a D. Rosario Paletti e D. Annibale Di Stasio.
Greci cenni storici
Il paese
Emana un grande fascino questo piccolo borgo, il ‘ cui toponimo rimanda chiaramente alle antiche origini greche, quando coloni ellenici decisero di stabilirsi qui, per la favorevole e strategica posizione del luogo.
Nel 535 d.C. ai tempi della spedizione del generale Belisario, voluta dall’imperatore Giustiniano, il borgo divenne un cruciale presidio fortificato, a difesa del territorio nella guerra contro i Goti. Prime notizie di Greci risalgono al 908, anno in cui l’abitato fu saccheggiato e distrutto dai Saraceni. Il paese conobbe una fase di espansione e di splendore con Pandolfo, principe di Benevento, che lo ricostruì nel 1039, potenziandone il ruolo di roccaforte a guardia della valle del Cervaro. Per lungo tempo Greci continuò ad essere un crocevia naturale lungo importanti assi viari, che assicuravano il collegamento tra le valli del Miscano e di Bovino, tra le zone interne dell’lrpinia con la Dau-nia e la Capitanata, verso il mare Adriatico. Qui si incrociavano la Via Traiana di età imperiale con il Trat-turello Camporeale-Foggia, ramo del più importante Regio Trattura. Passato nelle mani dei Normanni, nel 1273 il paese, che insieme a Savignano e Ferrara costituiva la Baronia di Greci, fu donato da Carlo I D’Angiò al milite Guglielmo De Lande. Nel XIV sec. divenne feudo degli Spinelli mentre in seguito (1445) fu acquistato dai Guevara, che furono gli ultimi signori di Greci, fino all’abolizione della feudalità (1806). La situazione odierna del paese non rispecchia la vastità del territorio (32 kmq circa) e la popolazione ha subito una drastica riduzione, a causa dell’esodo di intere famiglie, che, a partire dall’ultimo evento bellico, hanno abbandonato Greci per la sua “cronica” mancanza d’occupazione. Aggirandosi tra le stradine del centro storico, immersi in un’atmosfera unica e quasi rara, trova l’accoglienza tradizionale della gente grecese.
Appuntamenti religiosi
* Processione della Via Crucis
con i tradizionali canti epici della Kalimera •Festa Patronale Madonna del Caroseno
* Festa e Fiera di S. Antonio
* Festa Patronale e fiera di S. Bartolomeo Apostolo con la rievocazione storica del Dramma Sacro del Martirio di S, Bartolomeo * Fiera nazionale del bestiame
* Agosto grecese
• La Chiesa Parrocchiale Chiesa Madre di S.Bartolomeo Apostolo
L’edificio risale al 1601 e fu consacrato dal Cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII, nel 1704. Imponente e solenne nella sua semplicità, la facciata a “capanna” con un rosone centrale e il portale in pietra, nel cui timpano è visibile a rilievo una croce in pietra con l’iscrizione “1681”. Attraverso una scala a doppia rampa, si accede all’interno della chiesa a croce latina con una sola navata.
Vi si custodiscono un crocifisso ligneo del 700 e statue di santi in legno. Da notare sull’altare maggiore la bellissima statua di Maria SS.ma del Caroseno, venerata dalla comunità albanese e arricchita di un prezioso manto in tessuto damascato, donato dalla regina Maria Cristina di Savoia. Pregevole il dipinto ad olio attribuito alla scuola del Guido Reni, donato dai Duchi Guevara di Bovino; una tele seicentesca raffigurante Santa Lucia. Particolari degne di nota alcune statue del XVIII-XIX sec., in cartapesta, modellata da artigiani locali.
Auguriamo al novello parroco D. Salvatore un proficuo apostolato, sostenuto dalla preghiera e dall’invito alla comunità grecese di essere unita ai suoi pastori, alla chiesa locale, e di continuare nel cammino del progresso civile e nella promozione umana e nella evangelizzazione.
Greci, Chiesa parrocchiale, part. Mascherone
Giovanni Orsogna