hirpusmephitis

luglio 1, 2008

Roma, L’eredità di Francesco De Sanctis

Filed under: De Sanctis,Francesco,Irpinia,Morra,mostra — giovanniorsogna @ 10:18 am

Morra De Sanctis, monumento bronzeo di Francesco De Sanctis

^^^^^^^^^^^^^^^
Pensieri di F. De Sanctis…
Ciò che un giovane dee domandare alla scuola è di essere messo in grado che la scienza la cerchi e la trovi lui”
“Una scuola non mi par cosa viva, se non a questo patto, che accanto all’insegnamento ci stia la parte educativa, una ginnastica intellettuale e morale, che stimoli e metta in moto tutte le forze latenti dello spirito”
“La scienza cresce a spese della vita”
“Il sentimento non comprende l’immaginazione, e l’immaginazione non comprende l’intelligenza”
“La letteratura non è un ornamento […]; è la vostra stessa persona, è il senso intimo che ciascuno ha di ciò che è nobile e bello”
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Per una lettura integrale degli scritti del grande Irpino, consulta il sito:
http://www.pelagus.org/it/libri/
La Fondazione “Francesco De Sanctis in occasione del 50° anniversario dell’unità d’Italia ha organizzato una serie di eventi nazionali che caratterizzeranno il triennio 2009-2011, nati dalla straordinaria figura di Francesco De Sanctis, il sommo critico e uomo politico irpino.
Il Presidente della Fondazione è il giovane architetto Francesco De Sanctis j. pronipote dell’illustre nostro conterraneo di Morra De Sanctis, che ha voluto questo benemerita istituzione, per valorizzare il padre della critica letteraria italiana, suo antenato. Complimenti vivisssimi, ci auguriamo che anche l’Irpinia possa ospitare alcuni eventi, come la mostra documentaria, che si è inaugurato a Palazzo Venezia.
Non tralasceremo di informare per gli ulteriori sviluppi.
Rassegna stampa
Roma Oggi un convegno sull’ attualità e il pensiero del filosofo
De Sanctis, un critico «europeista»
Filosofo, padre della moderna critica letteraria, primo tra i ministri dell’ Istruzione dell’ Italia unita: Francesco De Sanctis fu «tra i protagonisti dell’ unità – spiega il pronipote, che porta lo stesso nome – ma anche colui che 150 anni fa già parlava di temi come l’ unità europea». Alla modernità del critico irpino è dedicato l’ incontro «L’ eredità di Francesco De Sanctis. Identità nazionale e cultura europea» che si svolge oggi a Roma (Palazzo Venezia, ore 18,30), alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Mentre si avvicinano i 150 anni dell’ unità d’ Italia, la Fondazione De Sanctis (nata per conservare e far conoscere il materiale ereditato da De Sanctis, tra autografi ed epistolari dell’ avo) inaugura con l’ evento una serie di iniziative che fino al 2011 comprenderanno una mostra, lezioni e letture. Dopo i saluti del ministro Mariastella Gelmini, del rettore dell’ Università Federico II Guido Trombetti e del presidente della Fondazione interverranno intellettuali e studiosi come Biagio De Giovanni, Roberto Esposito, Giorgio Ficara, Giacomo Marramao e Giuseppe Talamo, moderati da Claudio Strinati, per illustrare temi come la «meridionalità» fucina di cultura dell’ Italia unita, mentre Toni Servillo leggerà un testo di Montale sul romanzo.
Ida Bozzi
(30 giugno 2008) – Corriere della Sera
L’eredità di Francesco De Santis
[26-06-2008]

Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si terrà, lunedì 30 giugno alle ore 18.30 a Palazzo Venezia a Roma, l’incontro dal titolo “L’eredita’ di Francesco De Sanctis, Identita’ nazionale e cultura europea”.In vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’unita’ d’Italia, l’appuntamento sara’ il primo di una serie di iniziative promosse dalla Fondazione De Sanctis ed in programma nel triennio 2009 – 2011, incentrate sulla figura, sul ruolo e sulla modernita’ del grande intellettuale.Dopo i saluti di Mariastella Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione; di Guido Trombetti, rettore dell’Universita’ “Federico II” di Napoli e di Francesco De Sanctis jr, interverranno gli intellettuali Biagio De Giovanni, Roberto Esposito, Giacomo Marramao e Giuseppe Talamo. A moderare l’incontro sara’ Claudio Strinati, soprintendente per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della citta’ di Roma mentre in chiusura, l’attore Toni Servillo leggera’ “Il mondo della noia” di Eugenio Montale
(AdnKronos)
http://www.zam.it/

CULTURA: FRANCESCO DE SANCTIS, CELEBRAZIONI PER IL PADRE DELLA CRITICA LETTERARIA

document.write(““);

ascolta la notizia

document.write(““);


commenta 0 vota 0
tutte le notizie di CULTURA
Roma, 1 lug. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – ”Materia dell’arte non e’ il bello o il nobile, tutto e’ materia d’arte: tutto cio’ che e’ vivo. Solo il morto e’ fuori dell’arte”. Ispirandosi a questo aforisma di Francesco De Sanctis, la fondazione dedicata al ‘padre’ della critica letteraria promuove una serie di iniziative che, tra 2009 e 2011, permetteranno di riscoprire l’opera e il pensiero dell’intellettuale napoletano. Appuntamento inaugurale dell’ampio programma basato sul materiale tratto dall’archivio ”Francesco De Sanctis”, e che comprende carteggi inediti, manoscritti, studi e pubblicazioni, l’incontro di ieri sera a Palazzo Venezia dal titolo ”L’eredita’ di Francesco De Sanctis. Identita’ nazionale e cultura europea” che.L’incontro, in vista delle celebrazioni per i 150 anni dall’Unita’ d’Italia, ha messo in luce l’attualita’ del pensiero dell’intellettuale alla presenza di altri napoletani illustri, intervenuti non solo per ricordare la figura di De Sanctis, ma anche per ribadire il fermento di una cultura eccellente. Primo fra tutti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma anche gli attori Iaia Forte, Vincenzo Salemme e Toni Servillo che, a conclusione dell’incontro, ha letto ”Il mondo della noia” di Eugenio Montale, testo tratto dalla raccolta di poesie ”Auto da fe”’. Un parterre partenopeo per ribadire, come ha sottolineato il nipote dell’intellettuale, Francesco De Sanctis Junior, anche presidente della fondazione, che ”soprattutto in questo momento Napoli ha bisogno di riscoprire le proprie radici culturali e di valorizzare le sue eccellenze”.”Con questa serata -ha spiegato Claudio Strinati, sovrintendente per il Polo Museale Romano e moderatore dell’incontro- vogliamo rispondere alla domanda: chi era l’uomo che, nel 1867, firmo’ un contratto con l’editore napoletano Morano per la stesura della Storia della Letteratura italiana, pubblicata tra 1861 e 1862? Venti capitoli accolti con freddezza e critiche che li volevano imprecisi e frettolosi; in realta’, un’opera destinata a diventare una pietra miliare della nostra societa”’. Chi era, dunque, De Sanctis? ”Un intellettuale moderno dalla didattica interattiva” secondo Guido Trombetti, napoletano anche lui e rettore dell’Universita’ Federico II; impegnato nel ”costruire una religione civile per gli italiani, attorno a una nazione che si faceva Stato”, come ha ricordato Biagio De Giovanni, docente di Storia e Politica dell’integrazione; colui che ha ”inventato l’idea di letteratura, che prima non c’era -ha sottolineato il filosofo Giacomo Marramao- forte della convinzione che se l’Italia era una ‘nazione tardiva’, era stata invece una delle prime nazioni europee dal punto di vista dell’unificazione linguistica”.

fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.2301623694

Biografia Francesco De Sanctis

Francesco De Sanctis nacque a Morra Irpino, in provincia di Avellino, nel 1817. Studiò a Napoli, prima nella scuola di lettere dello zio Carlo e poi presso il purista napoletano Basilio Puoti, del quale divenne in seguito collaboratore. Fu proprio il Puoti che nel ’39 gli affidò la direzione di un istituto privato, un’esperienza che permise al De Sanctis di perfezionare le sue tecniche didattiche e di staccarsi sempre più dal purismo del suo maestro. Nel ’48 prese parte ai moti insurrezionali insieme ad alcuni suoi discepoli: in seguito a questa sua iniziativa fu sospeso dall’insegnamento e, dal ’50 al ’53, venne incarcerato. Costretto ad andarsene da Napoli, si trasferì a Torino, dove riprese ad insegnare e dove compose i suoi primi saggi. Nel ’56 ottenne una cattedra di letteratura italiana presso il Politecnico di Zurigo. Nel ’60 l’Italia meridionale venne liberata e Francesco De Sanctis poté tornare in patria. Nel corso degli anni seguenti la sua attività culturale fu sempre fusa o affiancata a quella politica: divenne governatore di Avellino, riformatore dell’Università di Napoli, Ministro della Pubblica Istruzione per diverse legislature ed infine professore di letteratura comparata all’Università di Napoli. Morì nella sua città natale nel 1883. Della sua vita De Sanctis disse che ebbe sempre due risvolti, non distinguibili l’uno dall’altro: quello letterario e quello politico; per questo motivo tutti i suoi scritti, anche quelli di critica più strettamente letteraria, vanno letti nell’ottica del suo profondo impegno politico.
Note biografiche a cura di Maria Agostinelli
La nota casa editrice irpina Mephite , ha intrapreso una ripubblicazione di alcune tra le piu’ significative opere letterarie di Francesco De Sanctis:

Data di Pubblicazione:
2007
Autore:
De Sanctis Francesco
Mephite

La giovinezza

Data di Pubblicazione:
2006
Autore:
De Sanctis Francesco
Francesco De Sanctis

Libri
Un viaggio elettorale

Gennaio 1875. Il candidato al Parlamento Francesco De Sanctis, già ministro della pubblica istruzione nei governi Cavour e Ricasoli, è il viaggiatore disincantato che percorre le antiche contrade della sua Irpinia, confrontandosi senza timori con l’asprezza di un contesto dominato dalla gestione di un potere senza ideali. Una mirabile vocazione illuministica e una conoscenza non effimera dei retroscena gli offrono la possibilità di dominare le situazioni e di toccare con mano le contraddizioni del Mezzogiorno all’indomani dell’unificazione nazionale
Lettere a Teresa

Curato da:
Iermano T.
Data di Pubblicazione:
2002
Collana:
I cacciaguida
Editore:
Mephite
Pagine:
120
Autore:
De Sanctis Francesco
Libri
Storia della letteratura italiana

“La singolarità di quest’opera consiste nell’essere insieme una storia della letteratura e una storia della vita morale del popolo italiano. La preoccupazione moralistica può parere qua e là che deformi la visione dello storico letterario; ma, invero, bisogna riconoscere che ogni storico traccia sempre la storia di un suo mito. Senza quel mito di un’Italia che decade per eccesso di letteratura, e che la grandezza drammatica della storia italiana risiede in questa antinomia fra lo splendore dell’ingegno e la decadenza politica, non avremmo avuto un’opera così compatta e così eloquente.” (Luigi Russo)

Data di Pubblicazione:
2006
Collana:
Radici BUR
Editore:
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Pagine:
XXV-1030
Autore:
De Sanctis Francesco
Lezioni di scrittura. Lettera a Virginia Basco (1856-83)
Curato da:
Cacciapuoti F.
Data di Pubblicazione:
2001
Collana:
Saggi.Arti e lettere
Editore:
Donzelli
Pagine:
XXX-145
Autore:
De Sanctis Francesco

settembre 17, 2007

MORRA DE SANCTIS RICORDA EMILIA MOLINARI CRISCUOLI

Filed under: De,Morra,personaggi,Sanctis — giovanniorsogna @ 6:55 PM

Emilia Molinari Criscuoli (1912-2007)

“Immagine luminosa dell’Alta Irpinia

Angelica donatrice di bene

Ultimo sole in un mondo che si va spegnendo”

Morrra De Sanctis, Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, in primo piano il prof. Francesco Barra

La comunità morrese ha voluto dare un’attestato di stima e di gratitudine alla nobile figura di donna irpina, impegnata nella cultura e nella vita. Una commovente liturgia è stata celebrata nella chiesa madre dei SS. Pietro e Paolo, in occasione del trigesimo dalla scomparsa di D. Emilia Molinari Criscuoli (1912-2007). La S. Messa in suffragio è coincisa con la festa liturgica della Madonna Addolorata, il 15 settembre.

Il rito funebre è stato presieduto dal parroco D. Antonio Cimmino, ha concelebrato lo storico e sacerdote D. Vito Tedeschi. Oltre ai familiari è stata particolarmente gradita la partecipazione del Prof. Francesco Barra, Assessore alla Cultura della Provincia di Avellino, del Prof. Gennaro Passaro, e di altri amici che hanno conosciuto ed apprezzato la francescana personalità di D. Emilietta. Anche S. Angelo dei Lombardi, la cittadina del compianto Senatore Gabriele Criscuoli, consorte della signora Molinari è stata rappresentata dall’amico di famiglia e presidente della pro-loco santangiolese Tony Lucido.

Il saluto commemorativo è stato dato anche dall’amministrazione civica di Morra De Sanctis e dal prof. Corsi. alla fine della celebrazione è stata letta una preghiera composta da D. Raffaele Masi già parroco di Morra.

Il Prof. Barra ha tenuto il saluto ufficiale inteso a ricordare le benemerenze di D. Emilia, una delle donne irpine da proporre alla nuove generazioni, per l’amore ai valori cristiani, alla diffusione della cultura delle memorie patrie e della famiglia. Si ricorda che D. Emilia ha fondato il periodico di “Voce Altirpina”, ha promosso la pubblicazione di Notabili Irpini e del carteggio epistolario di D. Marino Molinari, celebre figura di patriota e sacerdote che ha fatto la fortuna politica di Francesco De Sanctis.
La famiglia Molinari-Criscuoli è stata munifica per le comunità altirpine, ha donato al comune di Morra il palazzo Molinari come sede di un centro culturale desanctisiano che documenti la vita e la cultura dei paesi altirpini.

Emilia Molinari è stata una stella nel firmamento altirpino, un angelo e una benefattrice insigne, la sua memoria resta perenne negli animi di noi irpini.

g. orsogna

Blog su WordPress.com.