hirpusmephitis

settembre 4, 2008

IRPINIA. Adesione Manifesto-Appello in difesa del Formicoso

Filed under: adesione manifesto appello,corriere,discariche,Irpinia — giovanniorsogna @ 2:34 PM
Mefite, antica Madre, Simbolo del riscatto dell’Irpinia
Xoanon ligneo sec. VII a.C,
Museo Irpino, Avellino

MANIFESTO-APPELLO SALVIAMO IL FORMICOSO
UNA GIUSTA VERTENZA PER IL FUTURO DELL’IRPINIA

Esimio Sig. Direttore
CORRIERE

Forse una nuova occupazione delle terre d’Oriente, nell’Irpinia dell’Osso, di memoria non molto lontana si rendeva necessaria. Quando gli spazi della politica e della mediazione vengono limitati, annientati e/o assecondati a logiche partitiche e di governo, l’ultima parola spetta alla gente irpina, e alle forze sane della cultura e della musica.
Chi scrive ha condiviso il calvario delle popolazioni arianesi per le note vicende decennali della discarica prima di Difesa Grande e poi di quella di Savignano. Non sono servite le mobilitazioni popolari, le iniziative intese a sostenere il diritto e la giustizia delle popolazioni che già avevano dato il loro contributo in termini di sacrifici.
Sembra che è caduto un velo-gelo di rassegnazione, giunge propizia questa iniziative del Manifesto-appello, che con convinzione sottoscrivo. Ricordo di essere nato proprio in Altirpinia, la ma città natale è S. Angelo dei Lombardi, il sangue comune non può essere dimenticato, è la solidarietà di quanti vivono anche nell’Arianese è convinta e sicura.
Se per nostra sfortuna cadrà la testa dell’Altirpinia nel simbolo del sito di Andretta, significherà che l’Irpinia interna sarà destinata ad un futuro di megadiscariche e di impianti eolici e di quant’altro che sconvolgerà l’economia e comprometterà il futuro per le nuove generazioni.
Invito gli Irpinia non abbassare la guardia, come per le occupazioni delle terre del 1848, a riconsiderare che la terra e il destino viene fatto anche dalla gente del posto non imposto per legge da parte dei feudatari “politici” di turno.
Forse siamo indicati come figli ingrati o degeneri da una Regione Campania che valorizza ed incrementa gli interventi per le zone costiere?!
Quale sarà l’evoluzione della questione meridionale, la storia darà ragione. Tutte le azioni in campo sono utili, se potrà servire anche una scissione di una Regione interna che si svincoli dal predominio di Napoli, non sarà un male ma un bene. Questa ipotesi ormai ha più di 50 anni, così come la propose il prof. Alfredo Zazo negli anni quaranta del secolo scorso.
Affido all’orgoglio della progenie irpina, che dai sanniti ereditò la forza dell’opposizione alle politiche imperialistiche di Roma , a non abbassare la testa e se è il caso ad esporre il proprio “petto”, pur di difendere il proprio territorio “crocifisso” e distrutto nelle sue uniche bellezze naturalistiche-archeologiche e storiche.
Invito gli irpini “liberi” a sottoscrivere il manifesto-appello, adottato anche dal Corriere che insieme agli altri organi di stampa, costituisce un baluardo dell’informazione e della democrazia.
Auspichiamo la solidarietà e l’adesione al manifesto da parte dei nostri Pastori e Vescovi delle diocesi irpine, delle parrocchie, delle associazioni culturali e di volontariato.
Ariano Irpino, 3 – 9 – 2008
Per sottoscrivere al Manifesto-appello comunicate la vostra adesione alla REDAZIONE DEL CORRIERE: TEL. 0825-792424

FAX: 0825-792440 mail. provincia@corriereirpinia.it

Giovanni Orsogna
Docente, operatore pastorale
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NEWS

RIFIUTI: CORRIERE IRPINIA A PREMIER, DOMANI APPELLO ‘SALVIAMO FORMICOSO’
(ASCA) – Napoli, 3 set – Una petizione da consegnare direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per evitare che l’Irpinia ospiti una seconda discarica provinciale da allocare nel Formicoso. A lanciarla e’ il ‘Corriere dell’Irpinia’, testata diretta da Gianni Festa, che promuove l’iniziativa ”Salviamo il Formicoso” chiamando a raccolta forze politiche, intellettuali, sindacati, esponenti delle istituzioni della provincia di Avellino. La petizione, lanciata dal quotidiano irpino questa mattina ha raccolto in poche ore oltre duecento adesioni.”Domani, in occasione della visita del presidente del Consiglio un nostro giornalista consegnera’ le firme ricevute – riferisce all’Asca il direttore Gianni Festa – poi personalmente chiedero’ un incontro ufficiale con il premier a Palazzo Chigi”. Fra le oltre duecento firme gia’ raccolte dalla redazione, vi sono – aggiunge Festa – quelle di molti intellettuali ma anche di tantissimi cittadini comuni.Proprio ora, mentre parliamo, mi viene consegnato un fax firmato da quaranta docenti del Liceo Classico Colletta di Avellino”.Il ‘manifesto’ per salvare l’area del Formicoso e’ chiaro: ”Lo scenario che si prospetta per l’Irpinia e’ doloroso e deprimente, emblematicamente ed in maniera aggravata esprime e rappresenta il processo di degrado a cui sembra destinato l’intero Mezzogiorno. La realizzazione di una megadiscarica di rifiuti sul Formicoso, dopo quelle di Ariano e di Savignano a servizio non solo della Campania ma anche di altre regioni, costituirebbe la sentenza definitiva di un processo nefasto, in corso da tempo. E’ giunto il momento di mettere in cantiere una grande vertenza, per salvare il futuro della nostra terra. Per noi, per la Campania, per l’Italia, per l’Europa”.L’appello viene rivolto dal quotidiano avellinese ”a tutti gli irpini che credono nel futuro della nostra terra , senza distinzione di ruoli e di credo politico, per aprire una stagione di confronto, di proposte operative, di rinascita della nostra terra”. Si sottolinea che la vertenza ”non e’ animata da semplice spirito rivendicativo; vuole nutrirsi di idee, proposte e confronto, per mettere in moto energie locali e richiamare interventi esterni”.”Non e’ la prima iniziativa di questo genere che promuoviamo – ricorda Festa – e con risultati concreti. Il ‘Corriere’ si e’ mosso per sollecitare la costruzione del Centro oncologico pediatrico di Mercogliano, riuscendo a far mettere in moto i lavori”.dqu/sam/alf
(Asca)

NESSUNO TOCCHI IL FORMICOSO
IL MANIFESTO-APPELLO
UNA GIUSTA VERTENZA PER IL FUTURO DELL’IRPINIA
Lo scenario che si prospetta per Irpinia è doloroso e de­primente: emblematicamente ed in maniera aggravata e-sprime e rappresenta il processo di degrado a cui sembra destinato l’intero Mezzogiorno. La realizzazione di una me­gadiscarica di rifiuti sul Formicoso, dopo quelle di Ariano e di Savignano a servizio non solo della Campania ma an­che di altre regioni, costituirebbe la sentenza definitiva di un processo nefasto, in corso da tempo.
Gli Irpini, che non si sono fatti piegare dai disastri naturali, a co­minciare dai terremoti, rischiano di restare vittime delle scelte scel­lerate dei governanti.
La prospettiva della desertificazione umana del territorio, egregia­mente fronteggiata nei tanti processi migratori, si presenta, oggi, in maniera più minacciosa.
Non è, però, il caso di arrendersi e rimanere passivi: la medaglia d’o­ro al merito civile ce la siamo meritata, reagendo con forza e tena­cia alla tragedia del sisma del 23 Novembre dell’80, e dobbiamo di­fenderla con altrettanta determinazione.
E’ giunto il momento di mettere in cantiere una grande vertenza, per salvare il futuro della nostra terra. Per noi, per la Campania, per l’I­talia, per l’Europa.
Le condizioni di base ci sono: la collocazione strategica, le risorse na­turali, a cominciare dall’acqua e dai prodotti tipici, le aree indu­striali attrezzate, i processi industriali operanti, il patrimonio edili­zio, le potenzialità ambientali, le energie umane e professionali. Per evitare il disastro definitivo bisogna solo crederci ed attivarsi con determinazione ed idee chiare.
Ci rivolgiamo, perciò, a tutti gli irpini, che credono nel futuro della nostra terra, senza distinzione di ruoli e di credo politico, per apri­re una stagione di confronto, di proposte operative, di rinascita del­la nostra terra.
I rappresentanti istituzionali di ogni livello, le forze politiche e sindacali, le organizzazioni professionali, gli strumenti di informazione e di formazione, il mondo della cultura, la società nel suo complesso non possono rimanere insensibili e passivi, rispetto alla prospettiva di arretramento e degrado del nostro territorio.
Ognuno faccia la sua parte per ottenere che si realizzino finalmente le infrastrutture strategiche, viarie e ferroviarie di cui si parla da decenni, perché si salvaguardino le nostre risorse naturali, ambientali ed umane, perché le attività economiche, industriali ed agricole, si sviluppino e non continuino ad andare incontro al fallimento.
L’intero territorio della provincia, a cominciare dall’ Alta Irpinia, che, oggi, è soggetto ad una prevaricazione inaudita, è in condizione di dare un contributo produttivo alla crescita, se non vieno ridono a discarica di rifiuti.

La vertenza che proponiamo non è animata da semplice spirito vendicativo; vuole nutrirsi di idee, proposte e confronto, per mettere in moto energie locali e richiamare interventi esterni.
La stessa politica ne potrà ricavare grandi benefici, riqualificandosi come strumento di interpretazione e trasformazione della realtà e cessando di mortificarsi come vuoto strumento clientelare e di potere personale.
Lavoriamo tutti affinchè all’Alto Calore si parli dì di salvaguardia delle risorse idriche, e non di quelle poltrone di questo o di quel soggetto, all’ASI si discuta dello sviluppo del processo industriale e non si badi di questo o quel dirigente, nelle istituzioni di vario tipo e livello si programmi la rinascita dell’Irpinia e non ci si limiti a manovre per sostenere o far cadere maggioranze numeriche, negli organismi dirigenti dei partiti si lavori per vitalizzare il processo democratico e animare il confronto politico e non ci si ri­duca a cercare garanzie per percorsi carrieristici.

Hanno sottoscritto, por ora, il manifesto: IL CORRIERE – Direzione- Redazione- Amministrazione ANGELO FLAMMIA, ex senatore Ds MARIO GABRIELE GIORDANO, direttore rivista Riscontri FRANCO ARMINIO, paesologo
GERARDO BIANCO, presidente Fondazione Italia Popolare GIUSEPPE GALASSO), sindaco di Avellino ANGELANTONIO CARUSO, sindaco Andretta, MARCELLO ARMINIO, sindaco di Bisaccia GIUSEPPE DI MILIA, sindaco di Calitri e presidente Comunità montana Alta Irpinia RODOLFO SALZARULO, sindaco Lioni, MICHELE FORTE, sindaco Sant’Angelo dei Lombardi, FIORENZO IANNINO, docente e storico VIRGILIO IANDIORIO, preside ,
LUIGI d’ANGELIS, sindaco Cairano .OTTAVIANO DE BIASE, storico
ROSANNA REPOLE, dirigente istituto “Criscuoli” S.Angelo dei Lombardi
GENNARO IMBRIANi, segretario prov. Prc GIANLUCA FESTA, presidente prov. Verdi NICOLA CICCHETTI, segr. prov. PdCI GIANI RANCO IACOBELLI, pres. prov. Udeur GIUSEPPI’. DE MITA, Popolari Unione di Centro ROSETTA CASCIANO, Popolari Unione di Centro FRANCO VITTORIA, segr. prov. Pd LUIGI ANZALONE, consigliere regionale Pd
ANGELO GIUSTO, cons. reg. SD e presidente reg. commissione Sanità VAIENTINO BELLINO, sind. S.Andrca di Gonza GAETANO MACINA, segretario circolo del Pd Bisaccia SALVATORE FRULLONE, vicepres. comunità montana Alta Irpinia RAFFAELE VITO FARESE, sindaco Conza della Campania FRANCO D’ERCOLE, capo opposizione in Consiglio regionale FRANCESCO PIONATT, parlamentareUdc ANTONIO l’OLIDORO,docente ROSETTA D’ AMELIO, ammin. unico Air , A11 m ) I Al IR EN/ANO, sindaco di Atripalda TOMMASO SACCARDO, sindaco di Mercogliano SERGIO NAPPI, sindaco di Monteforte MARIO MELCHIONNA, segret. provinciale Cisl, FRANCESCO BARRA, ex assessore provinciale alla cultura ANIONIO FESTA, segr. generalo UIL GAETANO TENNERIELLO, Sindaco di PRATA .EUGENIO ABATE., sindaco di Montemiletto. ANTONIO AUFIERO, sindaco di Pratola. ALBERICO VILLANI. sindaco di Altavilla Irpina, WANDA GRASSO, sindaco di Montefalcione..

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